Un nuovo dormitorio per le bambine a Chigongwe

In seguito alle nostra fruttuosa collaborazione che ormai continua dal 2015, abbiamo fatto un’altra richiesta ad Agata Smeralda e ancora una volta ci sono venuti incontro.

Abbiamo la necessità di costruire una casetta per le bambine e ragazze residenti presso la casa accoglienza a lungo termine Chigongwe family, gestita da KISEDET.

Con la crescita del fenomeno delle “house girls”, abbiamo osservato, negli ultimi anni, un aumento dell’arrivo di bambine e ragazze presso il centro a breve termine Shukurani. Molte di loro vengono da situazioni familiari disagiate, spesso vittime di abusi fisici e sessuali all’interno della famiglia stessa e/o perpetrati dai loro “padroni” nelle case dove sono costrette a lavorare per mantenere i propri familiari.

Come già sapete, l’obiettivo primario di KISEDET è quello di ricongiungere i beneficiari con le proprie famiglie e garantire loro un’istruzione, ma qualora la famiglia non risulti idonea nel prendersi cura di loro, KISEDET prevede il trasferimento alla sede di Chigongwe.

Chigongwe family, sin dalla sua apertura, ha visto soprattutto un’affluenza per di più maschile, in quanto il fenomeno dei ragazzi di strada che arrivano a Dodoma, riguarda soprattutto bambini e ragazzi. Tuttavia, l’incremento dello sfruttamento del lavoro minorile nelle famiglie, stavolta a maggioranza femminile, ha visto la crescita di bambine e ragazze come ospiti del centro. Attualmente le 7 bambine, sono stipate in una stanza con 6 letti (3 letti a castello), perchè l’altra stanza funge da ufficio per gli SCU (Servizi civili universali) e per lo staff locale. Inoltre, nell’attuale ufficio, ospitiamo anche la biblioteca.

A Dodoma, presso la casa a breve termine Shukurani, ne ospitiamo altre sette, e tre di loro dovrebbero trasferirsi a Chigongwe perchè per ora il ricongiungimento famigliare non è possibile (due di loro stanno testimoniando in tribunale, contro i loro violentatori), ma come detto sopra, non essendoci spazio, siamo costretti a farle stare presso la Shukurani, che però è più che altro adibita a Drop In center (centro diurno per bambini e ragazzi di strada), e casa accoglienza a breve termine.

In vista dell’arrivo di nuove bambine e per altre motivazioni che elencheremo ora di seguito, abbiamo la necessità e il dovere di garantire loro uno spazio dove si sentano al sicuro e a loro agio:

  • Per assicurare alle bambine un alloggio che sia al di fuori degli edifici amministrativi di KISEDET a Chigongwe;
  • Per assicurare ad ogni bambina un letto ciascuna e spazio sufficiente per i propri oggetti personali e per lo studio;
  • Per ripristinare l’ufficio necessario allo staff di KISEDET e ai 4 volontari del Servizio Civile Universale;
  • Per garantire anche alle future beneficiarie un luogo idoneo per la loro permanenza.
    In conclusione, considerando quanto detto in precedenza e i nostri comuni obiettivi nel supportare la comunità tanzaniana, confidiamo nella disponibilità di Agata Smeralda nell’accogliere la nostra richiesta.