Una storia a lieto fine
C. è una ragazza di 17 anni che, nonostante la sua giovane età, ha dovuto affrontare diverse difficoltà nella vita, tra cui l’abuso da parte di suo padre. Ora sta frequentando il terzo anno di scuola secondaria e sebbene la comunità intorno a lei non creda a quello che le è successo, continua i suoi studi sperando in un futuro migliore.
C. ci racconta la sua toccante storia: il suo percorso a KISEDET è iniziato nell’agosto 2018 attraverso attività di strada mentre viveva e lavorava per strada (a tempo pieno). C. proviene da un ambiente ostile, con membri della sua famiglia con comportamenti disfunzionali che spesso portano a violenti conflitti interni. Da quando è diventata una beneficiaria del KISEDET, C. ha ricevuto sostegno psicologico e medico, compresa la valutazione del rischio di HIV/AIDS, terapia familiare, iscrizione a scuola e materiale scolastico. Le autorità del governo locale, in particolare l’ufficiale esecutivo di strada e il campione della comunità, si impegnano a supervisionare la situazione e ad aiutarla a continuare i suoi studi.
Grazie al Dipartimento Famiglia, C. è stata ricongiunta alla sua famiglia: è tornata a casa per vivere con i suoi genitori e il fratello e ha iniziato a sentirsi a suo agio nell’ambiente domestico. Alla domanda “cosa vuoi fare da grande” risponde dicendo che le piacerebbe diventare un’assistente sociale per aiutare altri bambini in situazioni difficili e si riferisce a Sabina come modello da cui prendere ispirazione.
Ora si sta finalmente godendo la vita familiare ed è determinata nel perseguire i suoi sogni ed obiettivi. “Non è stato facile dormire per strada” racconta, “ricordo che per me e mia madre era dura, nessuno mi credeva e subire abusi fisici era all’ordine del giorno”. C. è ora pronta a lasciarsi alle spalle il passato e ad andare avanti verso una nuova vita.
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