Volontarie? Tirocinanti? Stagiste? Dipendenti? Nulla di tutto questo, ma servizio civiliste.
Le persone che lavorano a Kisedet probabilmente le conoscete già e sono da anni collaboratori affidabili e generosi, tanzaniani che lavorano per riempire il vuoto spesso lasciato dalle istituzioni. Sono colleghi, a volte ragazzi che abbiamo aiutato negli anni a studiare e che si sono dimostrati, con i giusti mezzi a disposizione, capaci e desiderosi di contribuire al benessere di bambini con un passato simile al loro. Io non credo nella carità, ma credo nella solidarietà è il motto che da sempre ci guida e siamo fieri di essere un’associazione gestita interamente da staff locale.
Quindi, un’inversione di marcia penserete? Assolutamente no, una nuova opportunità per KISEDET NGO di incrementare lo scambio di conoscenze tecniche tra culture diverse e offrire ai nostri beneficiari sempre il meglio. Ma allora, possiamo dire che queste ragazze facciano volontariato? Anche in questo caso la risposta è negativa. Abbiamo sempre pensato e pensiamo tutt’ora che non sia in linea con i nostri principi ricevere volontari italiani per brevi periodi di tempo. Prendiamo molto a cuore la salute e la vita dei bambini e delle bambine che accogliamo nelle nostre strutture e facciamo di tutto per garantire loro una continuità e una stabilità, che sarebbero compromesse dalla presenza sporadica di nuove figure di riferimento. E allora perchè il servizio civile universale?
Perchè, come afferma la presidente della Conferenza Nazionale Enti per il Servizio Civile (CNESC), Laura Milani, “investire nel Servizio Civile Universale, in Italia e all’estero, significa investire in una palestra di cittadinanza per i giovani, in un motore di sostenibilità, di inclusione, di solidarietà, di pace per le comunità interessate”. Abbiamo voluto credere in questo progetto ed ora ecco qui le nostre prime quattro servizio civiliste, arrivate da pochi giorni a Dodoma, capitale della Tanzania e sede del nostro centro diurno e casa di accoglienza a breve termine Shukurani. Cogliamo l’occasione per presentarvele una ad una perchè staranno con noi fino al prossimo anno.
Sofia
Direttamente dalla Sardegna, Sofia ha 29 anni ed è un’educatrice professionale. Ha scelto il nostro progetto o meglio è il nostro progetto che ha scelto lei: “quando ho letto il progetto ho pensato subito che io e KISEDET avremmo potuto arricchirci a vicenda”. Ciò che l’ha colpita è stata la nostra esperienza pluriennale nella realizzazione di progetti che garantiscono protezione, accesso ai servizi e sostegno a bambini e famiglie su diversi livelli. Della sua prima impressione ci racconta: “prendersi carico di una bambina o di un bambino in una situazione svantaggiata significa capire quali sono i punti delicati di quel tessuto familiare e sociale ed iniziare a tessere nuovamente dei legami all’interno della comunità. KISEDET fa un grande lavoro in questo senso e non vedo l’ora di imparare tanto dai professionisti che lavorano qui e di mettere in pratica le mie conoscenze”. Karibu Sofia!
Veronica
Veronica ha 28 anni ed è nata ad Asti, in Piemonte. Del nostro progetto l’ha colpita la chiarezza e il modo strutturato in cui KISEDET si prende cura di ogni suo beneficiario e dei suoi bisogni specifici: “nulla sembra lasciato al caso”. Porta con sè una passione per i viaggi e per le lingue e un’esperienza lavorativa triennale nel settore turistico, che spera di poter sfruttare anche qui per implementare nuovi itinerari di turismo responsabile. Sogna di lavorare nel mondo della cooperazione, quella vera senza troppe sovrastrutture, e vuole mettere a disposizione le sue competenze nell’ambito della progettazione e del fundraising. Dopo qualche giorni qui dice: “ci stiamo ambientando in fretta e sono grata per questa occasione. Asante sana!”. Karibu Veronica!
Chiara
Veneta sulla carta d’identità, ma cittadina del mondo nello spirito. Chiara ha 28 anni e dopo la laurea triennale in lingue e relazioni internazionali ha scelto di cominciare quella che sarà una lunga serie di esperienze all’estero: dall’Australia al Vietnam, dalla Georgia all’Irlanda, occasioni che l’hanno portata a lavorare con bambini e ragazzi di tutte le età, ma anche con adulti in contesti disagiati. Sapeva di voler intraprendere una nuova avventura che le permettesse di conoscere anche il continente africano, ma è stato il nostro progetto a convincerla definitivamente: “Trovo che la mission di KISEDET si sposi molto bene con i valori e i principi che ho imparato a conoscere visitando altre culture e che ho fatto miei. Condivido appieno il motto che promuove la solidarietà invece che la carità.” Karibu Chiara!
Giorgia
Ultima, ma non per importanza, la più giovane del gruppo Giorgia è cresciuta a Treviglio fino ai suoi 18 anni. Sceglie di trasferirsi a Londra, poi a Barcellona e dopo sei anni di varie esperienze professionali e personali che l’hanno resa curiosa verso il mondo intero, si certifica come insegnante di yoga e di inglese. Queste sue capacità sono uno dei motivi per cui ha scelto il progetto di KISEDET, per mettere a disposizione dei nostri beneficiari le sue competenze. Giorgia si sente già a casa, le piace ballare con i bambini e dice: “Mi piace la semplicità e l’energia pura che la gente e questo posto emanano.” Karibu Giorgia!