Spesso ci troviamo a rispondere ad alcune domande dei nostri sostenitori, incuriositi dalla Tanzania, dal nostro lavoro e da come riusciamo a far fronte alle necessità economiche che un progetto come il nostro ha. Oggi vogliamo rispondere ad una delle domande più frequenti: “I tanzaniani vi sostengono?“
La risposta è “Assolutamente sì“
Ogni mese KISEDET riceve aiuti da parte della popolazione locale: principalmente cibo, ma anche prodotti per l’igiene personale e dell’ambiente. A volte ci viene donato del materiale scolastico tra le altre cose.
Per chi vive qui la risposta è quasi scontata perchè in Tanzania esiste la classe media, esiste eccome, e sono proprio queste persone a sostenere il progetto. L’obiettivo delle nostre newsletter è anche quello di fare informazione e formazione: sfatare i luoghi comuni sul continente africano è un primo importante passo.
Pensare che tutti gli africani siano poveri è sciocco e falso, così come è sbagliato che i tanzaniani pensino agli occidentali come un popolo ricco nella sua interezza. Non si immaginerebbero mai di vedere un senzatetto per le strade di Roma, esattamente come noi fatichiamo a pensare che possano loro stessi sostenere finanziariamente una causa importante come quella di KISEDET. Non sono solo individui privati a beneficare la nostra associazione, a volte sono intere famiglie, altre volte, invece, sono gruppi di colleghi di aziende private o governative.
Per fare un esempio, tra il 2021 e il 2022 un privato cittadino ha contribuito con quasi 800 euro (ad oggi 1.841.849,38 scellini tanzaniani), che equivalgono ad uno stipendio iniziale di un medico; è una somma elevata anche per i nostri standard, ma ancora di più in questo contesto. Ora questa persona è entrata a far parte del Direttivo di KISEDET.
Uno dei nostri obiettivi è quello di avvicinare sempre più persone alla nostra associazione, tanto in Italia quanto in Tanzania perché il dono ha la capacità di attraversare i confini geografici, ma ancor di più quelli sociali. Ogni sostegno da parte di un tanzaniano è una presa di coscienza delle necessità del proprio paese e un segno di responsabilità e volontà nel volerlo rendere migliore, senza attendere che altri lo facciano al suo posto.