Dal 18 Giugno in Kenya, sono in corso manifestazioni di protesta contro il governo del Presidente Ruto, che diversamente dalle promesse fatte in campagna elettorale, si è dimostrato essere lontano dal popolo, autoritario, neocolonialista ed è accusato di corruzione.
Il quotidiano Kenyota “The Nation” parla di 53 morti e di molti rapimenti, e il fatto che il Presidente abbia annunciato nei giorni scorsi che non firmerà la finanziaria, non ha fermato il malcontento e le proteste dei giovani kenioti.
I ragazzi sono scesi in piazza in maniera pacifica, ma come purtroppo succede spesso, la polizia ha prima aperto gli idranti, e lanciato bombe lacrimogene e fumogene, per poi passare ai proiettili veri e propri.
Non riuscendo a sedare la rivolta, il governo ha dato il via libera, all’utilizzo dell’esercito.
I giovani della generazione cosiddetta Z, si sono organizzati in 35 delle 47 province keniote, in maniera ordinata e pacifica.
L’obiettivo è far ritirare la legge finanziaria proposta dal governo, che prevede l’introduzione di nuove tasse su prodotti di uso comune e colpisce le fasce più fragili della popolazione. Il governo intende aumentare la pressione fiscale per raccogliere l’equivalente di 2,7 miliardi di dollari e mettere così sotto controllo il debito pubblico (che ha raggiunto il 68 per cento del pil), come previsto da un accordo che Nairobi ha stretto con il Fondo monetario internazionale (Internazionale, 27 Giugno 2024).
La rivolta è scoppiata il 25 Giugno, quando i ragazzi, che volevano manifestare pacificamente contro la manovra finanziaria, hanno saputo, che alcuni dei loro leader erano stati rapiti. Hanno così preso di mira il Parlamento, entrando e vandalizzando quello che trovavano di fronte a loro, appiccando anche il fuoco. La polizia ha usato subito il braccio di ferro, uccidendo alcuni manifestanti.
Ruto è stato eletto perchè prometteva di combattere la corruzione e di stare dalla parte dei più poveri, ma dopo i primi due anni, ha fatto capire che non sarà così; l’immagine di lui, seduto nella sala ovale della casa bianca, con dietro il peggior Presidente che l’America abbia mai avuto, non ha certo facilitato una riconcigliazione già traballante con il suo elettorato.
In questa vicenda, Ruto ha alternato momenti di comprensione, a momenti di estrema violenza; come detto sopra, ha dato il via libera all’esercito di sedare i rivoltosi, e di sicuro i morti saranno molti.
Come si evolverà questa vicenda, è difficile da sapere; quello che è certo, è che prima, manifestazioni di questo tipo erano capeggiate da politici, adesso invece sono organizzate e capeggiate da giovani che vogliono far sentire la loro voce, e soprattutto non hanno intenzione di stare in disparte a guardare, mentre la classe politica di turno, si getta a capofitto sulla torta e se la spartisce alla faccia dei più poveri ed emarginati!