- Esempi itenerari
- Dodoma, Bagamoyo e Zanzibar
- Dodoma, i parchi del sud, Pangani
- Dodoma, Lago Vittoria, Serengeti e Pangani
Viaggiate, altrimenti poi diventerete razzisti e finirete per credere che la vostra pelle sia l’unica ad avere ragione, che la vostra lingua sia la più romantica, e che siate stati i primi ad essere i primi.
Viaggiate, che se non viaggiate poi non vi si fortificano i pensieri, non vi riempite di idee, vi nascono sogni con le gambe fragili, e poi finite per credere alle televisioni e a quelli che inventano nemici che calzano a pennello con i vostri incubi per farvi vivere di terrore, senza più saluti, nè grazie, nè prego, nè si figuri.
Viaggiate, che viaggiare insegna a dare il buongiorno a tutti, a prescindere da quale sole proveniamo; viaggiate, che viaggiare insegna a dare la buonanotte a tutti a prescindere dalle tenebre che ci portiamo dentro.
Viaggiate, che viaggiare insegna a resistere, a non dipendere, ad accettare gli altri non solo per quello che sono, ma anche per quello che non potranno mai essere, a conoscere di cosa siamo capaci, a sentirsi parte di una famiglia, oltre frontiere, oltre confini, oltre tradizioni e cultura, viaggiare insegna a essere oltre.
Viaggiate, che altrimenti poi finite per credere di essere fatti solo per un panorama, e invece dentro di voi esistono paesaggi meravigliosi ancora da visitare. (Gio Evan)
Viaggia con Kisedet, conosci la vera Tanzania, lontano dagli stereotipi e lontano dal turismo di massa.
Alcune persone ci hanno contattati, chiedendo un preventivo per l’organizzazione del viaggio, ma erano ben intenzionati a stare lontani da Dodoma. Dobbiamo chiarire che organizziamo viaggi responsabili solo se si trascorre un periodo a KISEDET.
Questo e’ un progetto di Raccolta Fondi, e KISEDET non è un’agenzia turistica che organizza viaggi fini a se stessi.
Alcune domande frequenti (e/o luoghi comuni) con relative risposte (e/o delucidazioni)
•“Ho scelto un viaggio di turismo responsabile così risparmierò!”
FALSO: il turismo responsabile è un modo di viaggiare nel rispetto dell’ambiente ma soprattutto delle persone che abitano quei luoghi. È lontano anni luce, dal turismo di massa. Lo scopo è quello di utilizzare strutture ricettive che portano avanti progetti sociali, che siano rispettose dell’ambiente e delle persone che vi lavorano, e non quello di far risparmiare.
•“In Tanzania non esistono ospedali nè farmacie!”
FALSO: esistono sia ospedali che farmacie. Quello che si consiglia, è un’assicurazione sanitaria, ma non è indispensabile per un viaggio breve.
•“In Tanzania sono tutti poveri: posso e devo distribuire denaro e/o cose a tutti indistintamente, tanto hanno tutti bisogno di tutto.”
FALSO: non dare mai denaro, e soprattutto, se hai intenzione di regalare qualcosa ai bambini/ragazzi di Kisedet, chiedi prima cosa serve; ad ogni modo, non potrai consegnarlo di persona, ma ti sarà chiesto di consegnarlo agli operatori sociali che ci lavorano. Conclusione: non tutti i tanzaniani sono poveri, così come non tutti gli occidentali sono ricchi!
•“Ogni volta che acquisto qualcosa, devo contrattare, perchè si usa cosi!”
FALSO: diciamo che è anche vero che qui si contratta, ma ho spesso visto turisti, che solo per il gusto di farlo, calpestavano la dignità e mettevano a dura prova la pazienza dei locali. È logico che i prezzi lievitino leggermente quando ci si trova di fronte un turista (in Italia non succede?), ma da qui a voler per forza acquistare qualcosa al prezzo che vogliamo noi, ne passa…Diciamo che sarebbe meglio affidarsi a chi vi accompagna (che sia un autoctono o un espatriato che da anni vive in quel luogo) e lasciare fare a loro.
•“Agli africani piace farsi fotografare, basta pagare!”
FALSO: bisogna sempre chiedere prima, e non puntare mai l’obbiettivo in faccia. Inoltre, in Tanzania è severamente vietato fotografare edifici e/o luoghi governativi tipo: parlamento, stazioni di polizia, dighe, banche,ecc…Il motivo è ignoto, ma è così e bisogna rispettare le regole perchè si rischia grosso.
•“Posso entrare con il visto turistico, e poi fare cioò che voglio, perchè tanto non esistono regole, e perchè io so fare tutto e loro hanno bisogno di tutto!”
FALSO: in Tanzania esiste, come in tutto il mondo, l’Ufficio Immigrazione, e bisogna attenersi alle regole. Se si entra con il visto turistico bisogna fare i turisti!
•“Io sono architett*, e la mia laurea, visto che provengo da un paese occidentale, vale piu’ di quella di un* autocton*!” FALSO: KISEDET preferisce lavorare con persone del luogo perchè, visto che il lavoro scarseggia, è un’occasione per sostenerle. Inoltre, ci si affida al modo di lavorare, ai gusti, ecc…locali, e non ci importa di lasciare un’impronta “italiana”. KISEDET e’ in tutto e per tutto un’ONG tanzaniana. •“Io sono liber*, mi vesto come voglio, perche’ provengo da un Paese democratico!”. FALSO: Paese che vai, usanze che trovi. Cerchiamo quindi sempre, di adottare un abbigliamento consono e rispettoso. Non sono consigliati i pantaloncini corti, i leggins, le canottierine, le magliette sopra l’ombelico, ecc…